Fu lei in tempi non sospetti a farti conoscere il fenomeno del “gattamortismo”.
Fu lei a dimostrarti che la sensualità equivoca di un’occhiata e di un sorriso batte di gran lunga quella esplicita di un corpo muscoloso.
E in suo onore non perdi occasione per interpretarla, la gattamorta.
Al supermercato con il panettiere che quasi si infilava una baguette nel forno, in gelateria con il giovane proprietario, con il ragazzo alla pari di tua cugina che pagheresti per fare il babysitter a te e non ai tuoi nipoti, con il cameriere del ristorante…
Non basta mai. Perchè quando il gioco della seduzione inizia, la tua anima da gattamorta gode. Quasi come con un orgasmo.
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