Un rientro solito per la solita Milano.
Il solito venerdì al solito Black Hole con le solite (poche ma solite) facce. Ed è subito finita l’estate.
Tra urla di Batacchio Bianco perché gli vai addosso e le tue perle di Saggezza dispensate nel corso della serata e di cui non ti ricordi assolutamente nulla (e nemmeno Batacchio Bianco che forse quindi millantava una sobrietà che non gli apparteneva), tra vecchi rimorchi che incontri vestiti e chiamati come uno dei personaggi di Sex and The City e giovani in muta che poi avresti apprezzato senza saperlo il giorno successivo, la serata è corsa.
Hai rubato poco gentilmente il drink al Massaggiatore al quale hai anche toccato il culo spudoratamente nel disperato tentativo di provarci, hai affermato di poter fare a meno del sesso per amore della medicina e di rinunciarci per almeno un mese se non dovessi ricominciare a lavorare lunedì (la domanda sarebbe: cosa faresti tutto il giorno? la risposta sarebbe: l’onanismo non era bandito nel patto).
E tra uno scherzo e una risata con l’amico W., si sono fatte le 4. Le tue infradito erano scomode esattamente come a Sitges e quindi la tua voglia di ballare su una pista ormai mezza vuota era poca.
All’uscita il solito panino rumeno dopo la solita disco. E il solito commento di Batacchio Bianco sulla tua forma fisica e sulle tue lamentele in merito.
Siamo tornati ai soliti venerdì estivi milanesi. Peccato che le prossime vacanze al mare si presenteranno solo tra 11 mesi. Un altro Vodka Lemon grazie.
Batacchio Nero.
Zez.zone 
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