Anniversari /3

Dopo la seconda volta, non hai esattamente presente cosa sia successo.

Sai solo che nei primi 3 mesi hai collezionato un buon numero di partner. Poi hai smesso di contare.

Contarli ti dava comunque un senso di sicurezza, come se conoscere il numero esatto dei tuoi amanti ti avesse potuto far tenere la situazione sotto controllo. Tipico della tua psicosi da controllo.

Dopo i primi tre mesi, hai condiviso 5 mesi dolcissimi con la tua ultima fidanzata femmina biologica.
Hai provato a tornare nella retta via e nei binari giusti.
Sei stato bene ma come al solito non eri molto preso.
Hai rotto con lei dopo una settimana passata con i suoi genitori al mare.
Era poco dopo ferragosto.
Forse il 17 di agosto.
Cosa ti diceva il cervello per farti passare 10 giorni con i genitori della tua ragazza, te lo chiedi ancora 5 anni e mezzo dopo, ma comunque andò così.

E rimase storica il vostro ultimo scambio di battute davanti alla macchina, mentre vi lasciavete.

“Posso chiamarti?” chiedeva lei, con i suoi occhi blu velati da una lacrima
“Certo” rispondevi tu “Alla terza telefonata, cambio numero” concludevi.
Il tuo karma in questi anni ne ha pagato le conseguenze. Ma pare che lei ti abbia perdonato.

La sera stessa nella quale rientravi dalla settimana di mare con la tua dolce fidanzatina, hai consumato il tuo primo (e forse unico, se si esclude la sceneggiata napoletana durata 6 mesi per il tuo coming out) dramma rive-gauche.

Nei tuoi primi 3 mesi di attività rive-gauche, avevi accuratamente evitato i coetanei.
Sicuro che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo, evitavi di trovarti in situazioni imbarazzanti, incontrando qualcuno di conosciuto o che conosceva qualcuno di conosciuto.

Ma quella sera, dopo 5 mesi in cui non ti eri concesso nessun batacchio, su questo eri e sei molto morale, non si tradisce mai, attraversasti la città per incontrare un ragazzo un pò più giovane di te.
Praticamente un adolescente, vista la tua età in quel periodo.

Va diversamente da come ti ricordavi.
Invece del brutale istinto, bevete e chiaccherate.

Ma lui fa troppe domande e tu ti tradisci.
Sbagli il nome. Che nei primi incontri era sempre Marco o Luca.
Ti lasci scappare il corso di laurea e l’ateneo presso il quale studiavi.
Frittata fatta.
Lui conosceva tutta la combriccola rive gauche della tua università che tu tanto detestavi.
Ti saresti poi chiesto negli anni perché li odiavi tanto, probabilmente solo perché loro avevano la libertà o la sfrontatezza di essere così rive gauche apparentemente senza vergognarsene.

A quel punto tu hai cercato di andare via.
Ricordi le parole “Non mi sembra il caso”.
Ma lui ti ricattò.

Ti chiese di andare a letto con lui o avrebbe rivelato a tutti il tuo segreto, in quel momento ritenuto infamante.
Oggi come oggi, gli tireresti un cartone in faccia e due calci agli zebedei.
Ma all’epoca andasti in panico e, tra le lacrime, ti prestasti (quasi) a tutte le sue richieste.

Lasciasti casa sua nella periferia romana, in fondo alla Casilina, sorridi al pensiero che ancora oggi ricordi nome della via e numero civico, che erano le 4 del mattino.
Eri abbastanza sconvolto.

Lui ti avrebbe chiamato poco dopo per dirti che avevi le piattole.
Che non avevi idea di cosa fossero, non avendo mai avuto nemmeno i pidocchi da bambino.

Tornasti da lui con delle lozioni ad hoc comprate in una farmacia nottura e subisti ancora vessazioni verbali e minacce.

Tornasti a casa alle 8 della mattina.
Cercavi di dormire per terra perché impaurito che gli “ospiti” potessero passare sul materasso.

Eri disperato e pensavi che la tua vita aveva preso una china orribile e che questa era la punzione divina per i tuoi peccati.

E mentre bevevi un vodka lemon per calmarti, chiamavi Utero di Riserva P. per chiederle di lasciare il suo posto di vacanza e tornare a Roma perché avevi dei seri problemi.
Sarebbe stato il tuo primo coming out.
In una vasca da bagno, con un orrendo slippino bianco, mentre ti depilavi le gambe, con la Veet che aveva comprato lei in tua vece dal GS.
[continua]

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5 risposte a “Anniversari /3”

  1. “ti prestasti (quasi) a tutte le sue richieste”… oddio caro, mi ha colpito il fatto che devono essere state richieste alquanto bizzarre, se le hai rifiutate pure in quello stato di panico acuto… 😉
    …e comunque, il tipo era sicuramente uno psicopatico, e anche un po' disperato (senza nulla togliere alla tua avvenenza!) ;)))

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  2. …ah dimenticavo, “neanche i pidocchi da bambino”… ihhh come me! scommetto che andavi pure tu in una scuola “vip” e giocavi solo con i bimbi di buona famiglia…;)))
    ma toglimi una curiosità, se non sono troppo indiscreto: gli animalacci erano un falso allarme?

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  3. no purtroppo non erano un falso allarme… anzi… :\

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  4. Ironia del destino. Allora avevi le piattole. Oggi SEI una piattola.

    Soze

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  5. Io non ho fatto le scuole VIP miei bei rampolli…ma per ora le piattole nn mi hanno visitato…a parte te batacchio, ovvio! Che però sarai sempre la mia preferita, giuro! Anche se arriveranno le altre!

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