Ok, passi il tuo cinismo sospeso in una romantica pausa, ma ci sono alcune cose che non ti si addicono, nelle quali non ti riconosci proprio eppure le stai facendo.
Passi la cena offerta e il tuo gesto di alzarti con aria indifferente per pagare il conto il modo signorile, che fa parte del tuo background educativo, ma ballare tutta la sera in una discoteca mano nella mano, un pò tempo delle mele, un pò tempo dell’insulina, oppure scrivere messaggi in cui citi Moccia e i suoi libri per adolescenti rincoglioniti, ecco proprio non sei tu.
E non sei tu nemmeno quando per una volta non senti il bisogno di definire e schematizzare. Forse perché la definizione è talmente chiara che non serve, oppure perché per una volta non hai fretta e sei felice di aspettare e vedere.
E stasera ti metterai ai fornelli per lui. Nella speranza di non avvelenarlo.
Troppe variabili impazzite che però ti fanno sentire in un costante stato di “quarto vodka lemon in un’ora”. Ebete e felice.
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