E’ un po’ parlarsi addosso, che non è mai chic, ma questa recensione la trovi fantastica. Anzi, forse drammaticamente uno dei pezzi migliore che sia mai capitato su questo blog.
E non dirai il suo nome per evitare che il suo ego esploda.
C’è un solo errore. Un premio a chi lo trova.
Il batacchio spagnolo
Sabato sera. Discoteca rive gauche. Tento di combattere la mia timidezza, mentre ballo nudo e cosparso di burro su un cubo, abbracciato a un pitone. Batacchio blu mi si avvicina e mi sussurra “Ti stanno guardando tutti”. Mi chiedo come mai. Ma forse Bataccchio blu è solo geloso per quella vecchia storia del filmino con la spillatrice e i due beduini. Che sciocco. Quanto tempo è passato. All’epoca avevo ancora sciocche paure adolescenziali ad usare il filo dell’alta tensione facendo sesso. Ma ora il mio ego è cresciuto: nell’ultima riunione sono stato presentato come chief executive officer, poi ho dovuto servire il caffè a tutti vestito da maggiordomo e ho deciso che voglio morire morire morire. Ma non è chic, decido, mentre sorseggio il mio vodka lemon da un pitale.
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