E’ domenica e decidi che è la tua occasione di conoscere qualcuno. Del resto settimana scorsa avete ufficialmente chiuso.
Al Supermercato avevi conosciuto un tipo, fan di una cantante di cui tu sei stato fan molto a lungo.
Sembra simpatico.
E dalle foto sembra un “tipo” interessante.
Decidi di vederlo per l’aperitivo a casa tua. Aperitivo solo a base di vino, visto che il finger food è bandito dalla credenza.
Arriva.
Ha gli occhi fuori dalle orbite.
Sembrano doversi staccare da un momento all’altro e cadere.
Tipo quelli degli occhiali di carnevale.
E’ strabico.
Ma non strabismo di Venere.
No.
E’ strabico di quelli che ogni tanto sembra che l’occhio buono sia quello di destra. E ogni tanto quello di sinistra.
Tu per non fare torto a nessuno guardi un po’ qui un po’ lì.
E ti chiedi se non fosse più semplice chiedere in quale occhio guardare.
Ma poi ti sembra fuori luogo.
Infine, ha dei denti orribili.
E urla come una checca impazzita.
Fin qui, solo un appuntamento andato male.
Scrivi un sms al Dottorino, con la scusa di guardare una cosa su internet dal tuo smarphone.
Lui ti chiama mentre è in macchina per andare al cinema.
Inscenate una finta conversazione su una finta cena a casa sua.
In poco cacci Occhifuoridalleorbite da casa.
Metti l’acqua per la pasta e spegni le luci.
Passano 5 minuti.
Suonano alla porta.
Vai ad aprire.
E’ OcchifuoridalleOrbite.
Ride isterica.
Tu fai in modo di coprire con il corpo la pentola con l’acqua che bolle.
Ha dimenticato la borsa.
E non si ricordava che eri al secondo piano.
E quindi, invece di chiamarti al cellulare ha ben pensato di suonare a quello del piano di sotto, che è bono, dice.
Poi commenta che sperava di incontrarti sotto mentre uscivi per andare a cena.
Tu vuoi morire.
Ridi nervoso.
Non lo fai nemmeno rientrare e speri che il buio copra la tua bugia.
Prendi la borsa e lo liquidi.
Torni al Supermercato e trovi un altro ragazzo che, nonostante tu non abbia molta voglia di altre sole, decidi di incontrare.
Hai bisogno di compagnia di domenica, ti giustifichi con la tua coscienza.
Si presenta con 3 quarti d’ora di ritardo.
Carino.
Chiacchierate.
Non è il tuo tipo di conversazione ma sopporti piacevolmente.
Accenni al fatto che ti sei lasciato da poco, giusto per far capire che oltre all’eventuale giro non ci sarebbe stato altro.
Vi lanciate in effusioni spinte.
Piacevoli. Senza cuore. Ma piacevoli.
E mentre eri preso in un’operazione di assaporazione, lui ti chiede dal nulla: “Com’è che ti sei lasciato con il tuo ragazzo?”.
Tu basito mormori “Eh’”.
Ripete la domanda.
Fai notare che hai la bocca occupata, sperando che desista.
Ripete la domanda.
Rispondi la verità, che le storie finiscono. Purtroppo.
Immediato crollo della libido a parte, dopo questi due appuntamenti domenicali, ti chiedi cosa ti sei perso. Gente che si dimentica borse a casa di sconosciuti. E gente che fa domande inopportune in momenti inopportuni. Che ti convincono a prendere in mano un Vodka Lemon e a chiederti se capitano tutte a te o se sei tu che te le cerchi.
Il karma, che torna a grandi passi nella tua vita, forse ti sta dando un messaggio, dopo questo weekend. Per il momento, conviene che lasci perdere.
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