Un amore che non puoi.
No, come già sapevi, il Plastic fa la serata più figa di Milano ma non puoi.
Fila per entrare. E sei fortunato, se entri.
Fila per il guardaroba. E sei fortunato, se riesci a lasciare il cappotto.
Fila per bere. E sei fortunato, se riesci ad evitare che ti versino il drink con una spallata.
Rosso.
Un amore che noi puoi.
No, come già sapevi, al Plastic lo avresti potuto rincontrare ma solo quello.
Per quanto sia bello, sexy, interessante quando parla. Per quanto sia fottutamente bello. E Sexy.
Perché ha un fidanzato.
Che ama.
E questo te lo ha detto.
Anche se ti ha detto che avrebbe voluto conoscerti da un pezzo, quando ti vedeva in giro.
Rosso.
Un amore che non puoi.
Tu lo sapevi ieri che avresti potuto vederlo. Ma non pensavi che avresti avuto un mancamento alle gambe e un fremito sulla colonna vertebrale.
E che baciarlo sulla guancia sudata sarebbe stata un’esperienza mistica.
E che la mattina dopo ti saresti trovato a scrivergli un messaggio.
Chiedendoti, nel mentre, se te la senti di diventare Brooke la sfasciafamiglie.
E se lui mai potesse essere Ridge vadodovemiportal’ormone.
Non sei mai stato bravo a fare colpo, figuriamoci a fare così colpo da rompere un precedente legame, per quanto di breve durata.
No, sarà anche Rosso, sarà anche San Valentino che arriva.
Ma è un amore che non puoi.
Perché è fidanzato.
Perché ti costringerebbe a dei compromessi con le tue idiosincrasie.
Perché ti costringerebbe a dei compromessi con le tue idiosincrasie.
Perché non è l’uomo per te.
Perché la sua sensualità ti farebbe pensare che è impossibile conquistarlo, visto che potrebbe avere chiunque. E a seguire che avresti troppe persone da cui guardarti.
Perché fare l’altro tappetino sta a te come il punto croce e il ferro da stiro.
Conviene lasciare Rosso e gli amori che non puoi, e passare a quelli che puoi.
Quelli che ti fanno sentire bene, che non si chiamano né Rosso né Ugo.
Ad esempio al Vodka Lemon.
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