Zez.zone

Alla domanda di cui ieri – ti aspetta un destino da coyote ? – la risposta è affermativa.
E se non fosse da coyote sarebbe comunque da qualcosa di assonante.

Perché come al solito sei tutto fumo – di colore rosa fucsia – e niente arrosto.

Ieri tutt’un tratto arriva un sms di Nestlè in cui ti dice di sentirti libero perché lui è a pezzi.
Ti chiedi: errore di invio come nel caso trattato ieri oppure ti sei perso un pezzo?
Stando a quanto ti aveva detto domenica, lui aveva l’evento di nonsochemarcadimoda – a te, ovviamente, sconosciuta.

La prima cosa che noti è che se tu non ti fai sentire, lo fa lui.
Il che ti fa pensare di essere meno coyote di quanto ti ritenevi nel corso della giornata.

Rispondi la verità.
Hai fatto altri programmi visto che lui ha latitato.

Poi di colpo.
Perdi lucidità.
E dici che puoi annullare la tua serata per vedere lui.

Ora.
Ma cosa ti dice il cervello?

Non sono gli altri che ti trattano da coyote, tu sei un fottuto coyote.
Sei un tanto fumo e niente arrosto, un cerino che si brucia con l’ossigeno, se ti cali le mutande al primo stimolo.
E – in questo specifico caso – calarsi le mutande è una metafora.

Alla fine, dopo qualche sms, hai comunque detto “no” perché non eri sobrio e non ce la potevi fare a chiacchierare.

Ma resta il punto.

Hai fatto la figura di quello preso più di quanto è, pronto quando vuole lui, al quale non serve mandare messaggi e al quale non serve essere coccolato.
Ci fosse mezza cosa vera nel messaggio non verbale inviato dal tuo coyotesco comportamento sarebbe già positivo.

Fin tanto che tu sarai così disponibile, asservito, coyote, non potrà che essere sempre così.
Tu che corri con in mano un Vodka Lemon e Beep Beep con la sua dote che scappa.
Senza mai raggiungerlo.
Sei decisamente un coyote.