Indicazioni per l’uso: leggere in maniera incalzante ed incazzosa, mai lagnosa. Perché proprio non è nel mood.
Deve essere una maledetta congiura ai tuoi danni.
Quando tu eri fidanzato, eri praticamente l’unico esemplare accoppiato in un mondo di single che si divertivano come pazzi.
Ora che tu sei tornato single e hai aperto la porta urlando “wowowow famo casino”, il resto del mondo ha ben pensato di accoppiarsi, lasciandoti con una manciata di coriandoli in mano a fare festa da solo.
Ed è un’invasione di cuori sulle bacheche – che bruci per l’eternità il maledetto programmatore che ha inventato la funzione ❤ -, di status di buongiorno talmente ottimisti da non risultare credibili nemmeno detti da chi scrisse – mentendo – "l'ottimismo è il profumo della vita", di vite precedentemente perfette che ora diventano ingestibili perché non si riesce a vedere il proprio amato abbastanza, di persone che alla terza volta che chattano con qualche sconosciuto riescono ad avere uno di quegli incontri che ti fa pensare, reciprocamente, "rivediamoci".
Mentre tu, per reazione alla singletudine, hai decuplicato i tuoi contatti negli ultimi 5 mesi e ne avessi incontrato uno che ti piace, non fidanzato e che corrisponda la tua attrazione per più di 4 secondi o di un orgasmo, nella migliore delle ipotesi.
Ora, sei felicissimo per i tuoi amici perché poche cose sono belle come essere monotematicamente noiosi parlando di quanto è bella la persona appena conosciuta e di quanto è eccezionale farci del sesso anche se ha le mani continuamente sudate (il riferimento non è a nessuno dei nuovi incontri dei tuoi amici, sia chiaro, prima di creare incidenti diplomatici).
Ma porca vacca tu sembri completamente fuori tempo.
Come uno che balla la macarena invertendo i movimenti delle braccia.
Risulti goffo, ridicolo e forse anche un po’ sfigato.
Forse devi elaborare ancora il tuo lutto, come dice il Vicino.
Forse devi darti tempo, come dice il Dottorino.
Forse boh, come dice Roberta Bruzzone.
Sia come sia, sei incazzato nero.
Perché a questo mondo incartato come un Bacio Perugina andato a male, si è aggiunta, con la primavera, anche la tua fame bulimica per la quale anche un intero maiale sbranato in 15 minuti non sembrerebbe sufficiente a saziarti.
Ti si potrà dire: hai solo fame, mangia!
Certo, rispondi, poi a Mykonos in costume da bagno, in mezzo a gente che negli ultimi 12 mesi non ha fatto altro che pomparsi i muscoli in palestra, come ci vai?
Già così hai il fisico di un 40enne che si mantiene male.
Però del resto, negarti continuamente del cibo non fa che aumentare il tuo senso di frustrazione. Ricordandoti di essere in sovrappeso, rispetto a quanto ci si attende da un finocchio che abita a Milano.
Vogliamo poi aggiungere a questo splendido quadretto che tra meno di 4 mesi avrai 29 anni?
Cioè 29 sono quasi 30, la morte della giovinezza e dell’attrattività per la maggior parte dei rive-gaucher – basti pensare che tu hai come filtro sul supermercato max 30 anni e già ti sembra di essere magnanimo.
E ti chiedi dove sei arrivato? Cosa hai raggiunto?
Non sei più l’enfant prodige che eri a 23 anni.
Sei solo uno nel mucchio che forse è brillante e quindi di tanto in tanto spicca.
Senza contare che non hai mai affrontato una convivenza mentre i tuoi maledetti amici bidirezionali non fanno che sposarsi e comprare case insieme – pazzi da legare, sia chiaro, ma il benchmark con cui ti confronti tutto il giorno è questo.
Insomma, stasera non c’è Vodka Lemon che possa farti cambiare idea.
Sei grasso, brutto, vecchio e nessuno ti vuole.
Ti senti abbastanza sicuro di non sbagliare se ipotizzi di morire solo.
E a tutti gli altri che sono felici, magri, giovani, realizzati, con gli occhi a cuore, che cercano di dirti che in fondo poteva andare peggio – certo potevi avere 6 gambe e 3 occhi, o vivere sul cucuzzolo della centrale nucleare giapponese – dirai la verità, che ti esce dal cuore.
Fottetevi.
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