Torre 1/ Un macaco nella valle di Big Jim

Ora che per prepararsi ad andare in una spiaggia rive gauche, se ci si è dimenticati di andare in palestra nel corso degli 11 mesi precedenti, serva un’iniezione di autostima, è cosa più o meno risaputa al mondo.

Al meno a quello rive gauche.
Tuttavia non potevi aspettarti che andando a Torre del Lago la situazione sarebbe stata tanto tragica.
Ora, tu sei sovrappeso, è vero.
Ma sei comunque un bel ragazzo scopabile.
Almeno così ti ripeti prima di uscire la sera.
Anche perché la ritrovata ciccia riempie il tuo viso che altrimenti tenderebbe a prendere la fantomatica forma “a pera” con la quale sei stato etichettato per i lunghi anni della scuola elementare.
Prima di cominciare ad essere etichettato come “il frocio”.
E poi, grazie ai consigli di stile del Dottorino, hai scoperto lo skinny a vita bassa che risolve buona parte dei tuoi problemi in città.
Almeno fin quando non ti trovi in un mutande.
E quando, dopo aver fatto sesso e dopo aver chiesto un successivo momento di ginnastica, ti senti rispondere dall’amante di turno: “Credo che non sia possibile”.
Comunque, sia come sia, in città almeno le apparenze sono salve.
Se poi ci si aggiunge che hai anche un paio di neuroni funzionanti e riesci ad usare la formula congiuntivo-condizionale senza troppi impicci, credi che mediamente hai delle possibilità di rimorchio.
Possibilità che drasticamente si riducono quando tu ti presenti in spiaggia.
Succede che durante il sabato, quando hai comunque tenuto botta dicendoti che, sebbene ti trovassi nella valle di Big Jim, alla fine non stavi così male, nonostante l’olio protettivo a protezione 10, tu ti scotti.
E che quindi la domenica la tua pancia vagamente rilassata – per usare un eufemismo – avesse preso le sembianze della pancia di un macaco.
Rossa fuoco.
Ovviamente a questo punto tu eri una sirena che urlava “pericolo ciccia” e “pericolo abbronzatura pessima” in mezzo a gente che quando usciva dal mare aveva i capelli già in piega, mentre l’acqua si asciugava metteva in risalto i loro muscoli perfetti, su un corpi perfettamente abbronzati e slip perfettamente riempiti da pacchi perfettamente adagiati su un lato.
Unica soddisfazione è sapere che almeno gli slip erano AussieBum.
Il Wonderbra del batacchio, per intenderci.
La tua sconsolata e deprimente giornata ha avuto poi due momenti di climax.
Il primo quando un tale ti ha contattato su Grindr, che era letteralmente impazzito in spiaggia.
Si è avvicinato.
Se l’è tirata – solite cose: modello, sportivo, nazionale, noia profonda.
Ti ha guardato con disprezzo dall’alto della sua abbronzatura perfettamente perfetta.
Ti ha detto che salutava degli amici e sarebbe tornato.
E ovviamente non si è ripresentato mai più.
Ma – peggio ancora – dopo che il Dottorino ti ha fatto notare che il tuo modo di tuffarti ricordava più il movimento di una balena spiaggiata che quello di un rive gaucher sensuale e dopo che tu ti sei reso conto che, a differenza di tutti quei perfetti Big Jim, per uscire dall’acqua dovevi arrancare a braccia larghe per mantenere l’equilibrio mentre le onde ti facevano traballare, il tipo di cui sopra era sul bagnasciuga.
Ti vede.
Tu fai “ciao” con la manina.
Lui ti guarda attraverso, come se tu fossi trasparente.
O come se tu avessi una pancia grassa rossa fuoco.
E ti ignora.
Grazie a dio, o chi per lui, c’erano gli astanti del bed and breakfast che ti hanno fatto sentire un re.
Ma questa è un’altra storia, che racconterai solo dopo aver bevuto un Vodka Lemon – ah avete fatto pace – per dimenticare.
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