Macachi e muscolosi batacchi che ti guardavano come se fossi trasparente a parte, la tua permanenza a Torre del Lago nel bed&breakfast rive gauche si è rivelato più interessante del previsto.
Non solo per la formula del bed&breakfast, orientata alla socializzazione tra gli ospiti – dove socializzazione non ha secondi significati parapornografici, almeno ufficialmente.
Formula che, per inciso, ha messo un po’ in crisi la tua anima da milanese quasi-doc, in quanto fare conversazione dopo il mare e prima di esserti lavato, vestito e fatto i capelli ti mette un po’ a disagio.
Almeno sulla carta.
Infatti, tra gli ospiti del bed&breakfast tu e il Dottorino spiccavate per bellezza e per stile.
Anche senza aver fatto la doccia, né aver fatto la piega.
Ti si potrebbe dire che quindi la tua autostima ha avuto la sua ricompensa.
Ma vincere così facile non dà soddisfazione.
Cerchi di spiegarti.
Partendo dal Borsello.
L’assoluto must have delle people from Torre.
Di tutti i colori.
Di tutti i materiali.
Indossato da tutti.
Ripeti, il borsello.
Che era fuori moda anche quando tuo padre andava a ballare al Piper quando Patty Pravo aveva ancora dei lineamenti umani.
Proseguiamo poi con il fantasmino bianco che spunta da qualsiasi scarpa.
Sneakers o meno.
Passando poi per i look coordinati.
Il total white con tshirt “3pezzi10mila” infilata nei bermuda con elastico alla pancia.
Oppure il glicine outfit dell’unico maschio etero con pantalone violetto coorinato al risvolto della camicia a maniche corte.
O la di lui fidanzata con un abitino nero e una striscia centrale di pizzo stile centrino della nonna, un po’ vedo/non vedo. Ossia, vedo troppo.
Insomma, più che un B&B rive gauche sembrava la Neanderthal del gusto.
E non parli della bellezza degli ospiti, solo perché davvero sarebbe come sparare su una scuola materna piena di bambini urlanti.
Pienamente condivisibile visto il fastidio che danno.
Ma poco socialmente accettabile.
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