Già prima dell’avvento dei social network, il mondo rive gauche era un fazzoletto, il più delle volte sporco di sperma, per cui alla fine ogni volta che incontri qualcuno è come minimo l’amico dell’ex di quello con cui usciva il tuo amico.
Ora, incrociarsi in giro con coloro che hanno condiviso con te le tue perversione per una mezz’ora o poco più, fa parte dei rischi del mestiere.
Ed è comunque una situazione controllabile.
Lui vede te, tu vedi lui, ci si guarda e poi, in base ad alcune variabili, si decide come comportarsi:
- Pessimo sesso (che include mikado, cilecca e alito all’aglio) = nessun saluto
- Eri così pieno quando te lo sei fatto che ora che lo vedi e hai in corpo solo 4 vodka lemon, ti vergogni mortalmente e pensi a cosa penserebbero di te i tuoi amici = nessun saluto
- Sesso decente, magari ci si rivede però non diciamolo al mondo = sorriso e manina che fa “ciao ciao”
- Ottimo sesso che vuoi continuare a fare quindi meglio evitare di scoprire che nel cervello ha solo due neuroni che soffrono di dissenteria = bacio e “vado a prendere da bere, ci vediamo dopo” dove per “dopo” si fa un chiaro riferimento al giorno in cui lui avrà nuovamente assunto la posizione della capra sul tuo letto
- Ottimo sesso ma che cavolo è amico dei tuoi amici e ti tocca parlarci = pietra sopra
Il vero problema è che, con l’arrivo di Facebook, si perde completamente il controllo, non sai più come essere sicuro che le tue perversioni e soprattutto la tua vera identità restino private.
Se, del resto, quello che ti ha offerto di mixare giardinaggio e pugilato con una pratica sessuale relativa ai boccioli di rosa, ti esce in bacheca in foto con un tipo che conosci, lo stesso potrebbe accadere a lui.
E allora anche volpine soluzioni, come quella di avere sul citofono solo le iniziali e non il nome completo, sono completamente inutili.
Quindi la domanda che ti fai è: come si può continuare ad essere liberamente e privatamente perversi nell’epoca dei social network?
Opzione 1.
Neghi di avere foto da far vedere e incontri solo al buio: se ci deve essere chiacchiericcio che ci sia, ma almeno hai raggiunto la gioia.
Tuttavia, visto che è notizia di oggi che a breve anche le tazze dei cessi faranno foto, il fatto di non averla vuol dire solo che probabilmente sei attraente come un Umpa-Lumpa con la faccia di Gollum e il corpo di Bud Spencer nei film western che tuo padre ti obbligava a vedere d’estate quando tu volevi solo guardare Beautiful e giocare a Barbie.
Tuttavia, visto che è notizia di oggi che a breve anche le tazze dei cessi faranno foto, il fatto di non averla vuol dire solo che probabilmente sei attraente come un Umpa-Lumpa con la faccia di Gollum e il corpo di Bud Spencer nei film western che tuo padre ti obbligava a vedere d’estate quando tu volevi solo guardare Beautiful e giocare a Barbie.
Opzione 2.
Uccidi tutti quelli con cui hai detto porcate su internet.
Questo probabilmente ti renderebbe sexy come Christian Bale in American Psyco ma contemporaneamente ti occuperebbe troppo tempo – e il tempo ti serve per altro.
Questo probabilmente ti renderebbe sexy come Christian Bale in American Psyco ma contemporaneamente ti occuperebbe troppo tempo – e il tempo ti serve per altro.
Senza contare poi che ti sottoporrebbe ad uno stress emotivo eccessivo: già così riesci a stento a tenere pulito il parquet bianco, figuriamoci il caos che ci sarebbe se tornassi ogni sera con le mani insanguinate.
Opzione 3.
Affidarsi alla discrezione delle persone.
Che equivale più o meno a chiedere ad Anna Dello Russo di parlare l’inglese decentemente.
E visto che non riesci nemmeno a formulare un’opzione che non preveda di dire porcate sul web – forse lo status “cerco relazione” ha delle potenzialità inesplorate ma temi di diventare impotente cliccandolo – non ti resta che accettare la realtà: oltre che quello che “quanto sei ingrassato” [era il maglione sbagliato, per la cronaca] e quello che “si cominciano a vedere l’attaccatura dei capelli bianchi” [e qui era la deco di questa estate fatta un po’ alla buona, crepate tutti stronzi] sarai indicato anche come quello che “non hai capito che porco”.
Che poi, a ripensarci, non aiuterà a trovare marito, ma è un ottimo biglietto da visita in certe circostanze.
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