Il fidanzato di cui non ti eri accorto

Il Dottorino ti dice che sei cambiato ultimamente.
Che se almeno un tempo ci provavi, a trovare l’amore vero, ora proprio sei disinteressato alla questione.
Ti basta un po’ di ginnastica e via.
Ma la verità è che ci hai anche provato, in questi quasi due anni di singletudine, a trovare un fidanzato.
Ma tra gente che è convinta di stare con te senza farsi sentire e crocerossine dell’ultim’ora non hai incontrato nessuno che fosse in grado di farti venire voglia di sopportare l’altrui meteorismo mattutino.
In compenso hai recentemente scoperto di essere stato fidanzato, anni fa, per un mese con un tale.
Senza che tu lo sapessi.
Una storia romantica.
Lui dormiva sempre da te.
Tu gli portavi la colazione a letto.
Gli spezzavi i biscotti affinché li intingesse nel latte e caffè.
Ci mancava che ci fossero petali di rosa sul letto e outfit gemelli per andare in giro.
Poi lo hai lasciato.
Senza cuore.
Lui è stato malissimo.
Ma tu non ne volevi sentir parlare.
Senza nessuna ragione vera.
Forse paura dell’amore che provavate.
Una storia su cui potrebbero fare la prossima fiction con Gabriel Garko e Manuela Arcuri con Virna Lisi che fa nonna perfida, praticamente.
Tu ovviamente saresti Gabriel Garko nella finzione cinematografica.
Peccato che a te ti fosse vagamente sfuggito il fatto di aver avuto una, seppur breve, intensa relazione.
Certo, ti ricordi che eri molto ubriaco al Borgo.
Ti ricordi che ti eri detto che non poteva essere che a 24 anni non ti fossi mai portato a casa nessuno dalla discoteca – sono momenti importanti nella crescita, no?
Ti ricordi che quindi ti sei detto “è la solita scimmietta ma alla fine perché no, ti sei fatto di peggio” – ma ti sbagliavi – e lo hai caricato e portato con te.
Ti ricordi che il fidanzato di cui non ti eri accorto non era riuscito a far svolazzare il suo colibrì – perché era solo attaccante pure il ragazzo, una sciagura.
Ti ricordi, infine, che avevi 5 biscotti in tutto dentro casa – evidentemente come al solito non avevi fatto la spesa – e ti ricordi che, per farli sembrare più numerosi, li avevi spezzati, quando gli avevi portato il caffè a letto, come richiesto da lui, prima di mettergli in mano i suoi vestiti ed indicargli la via per l’androne.
Ti ricordi poi un mese di stalking in cui il fidanzato di cui non ti eri accorto ti ha mandato mail deliranti, raccontandoti di quanto avesse sofferto da piccolo – per la serie buttiamola sul caso umano – e di quanto avesse bisogno di te – per la serie dov’è-il-numero-del-centro-di-igiene-mentale.
Per poi sparire nel nulla, grazie a dio o chi per lui.
Almeno fino ad un paio di settimane fa.
Ecco, è anche per questo che oggi come oggi sei un po’ demotivato all’idea dell’amore.
Mentiresti a dire che l’idea di innamorarti di nuovo ti farebbe schifo.

Ma la verità è che nella ricerca dell’uomo ideale ne capitano di tutti i colori, te lo ricordi fin troppo bene, tra parenti di Hannibal Lecter che pianificano di offrirti sulle tartine alla loro prossima orgia, gente che ha dimenticato che l’uccello non è un accessorio moda e quelli che vorrebbero fare i ballerini ma a 30 anni hanno ballato solo sul cubo del Borgo e non sanno come sbarcare il lunario quindi “visto che ci sei mi presti 50 euro anche se ci conosciamo da 10 minuti? si vede che sei una bella persona”.
E visto che può anche capitare di fidanzarsi senza saperlo, allora molto meglio fidanzarsi con Grindr.
Almeno dopo 15 minuti – 20 in caso di grande passione – è tutto finito e non resta che spingere il tasto con la X e bloccare nell’etere le possibilità di trovarti, inspiegabilmente, fidanzato con qualcuno che anni dopo racconterà ai tuoi amici che sei bellissimo-ma-un-po’-stronzo.
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3 risposte a “Il fidanzato di cui non ti eri accorto”

  1. Ciao Batacchio Spagnolo, sono un ragazzo verso i trenta e ti leggo da un bel po' di tempo. Non nego che quando leggo questo tipo di esperienze mi piange sempre il cuore e sto quasi giungendo alla conclusione che noi uomini non sappiamo comprenderci.
    Ciò che avvalora la mia tesi è anche che in vita mia ho visto pochissime coppie monogame da definirsi “storiche”. Magari si nascondono. Fosse così non li biasimerei, un po' come Mina: per sopravvivere (in due) la rive gauche bisogna lasciarla prima o poi.
    Quand'è che fidanzarsi andrà di moda? Spero presto. Non voglio stare tra tutti quelli che considereranno il fidanzamento al primo capello bianco, se va bene.

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  2. caro amico, se ti piace il cuore abbiamo un problema! qui di fa ironia abbastanza spicciola per ridere e sorridere di quello che ci succede!
    e poi, come dice la mamma di utero di riserva p., chi è nato per te, nessun te l' toglie (trascrizione dall'umbro).

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  3. Massì, pigliamola a ridere. Che domani, magari, me sveglio sotto an cipresso. 😉
    Comunque mi diverto sempre a leggerti, nonostante alcuni risvolti agrodolci.

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