Che ad un certo punto sia il caso di mollare il colpo è una cosa che alla tenera età di trent’anni e qualcosa avresti dovuto imparare.
Ma il tuo primo due di picche del 2015 dimostra che no, invecchiare non sempre è sinonimo di saggezza.
Lo avevi conosciuto a dicembre.
Bello, profilo internazionale, ha vissuto in più città di quelle che tu hai visto in meno anni di quelli che tu hai vissuto.
Uno che ti è chiaro che sta a Milano per adesso ma poi chissà.
Bello, con un corpo perfetto.
Quella razza di maschio che non vedi l’ora di sfoggiare in società insieme al tuo ultimo acquisto su Asos.
Vi siete visti per quella che doveva essere una cosa veloce, terminata tre ore e mezzo dopo.
Mai accettare le coccole da uno sconosciuto, te lo diceva sempre tua madre da bambino.
Poi finisce che non ci capisci più nulla. E ti vedi già a vivere in un mega loft a Shanghai con due gemelli asiatici comprati al mercato nero, un Labrador e una schiera di domestici che vi tengono casa un gioiello mentre voi fate carriera in una multinazionale della moda.
E ti convinci pure che codesta visione sia ampiamente condivisa.
Hai quindi stalkato il tuo futuro marito in vari modi nelle settimane successive.
Gli hai chiesto di fare un aperitivo.
Lui ti ha detto di sì.
Poi ha ritrattato perché aveva il frigo pieno e partiva la mattina dopo. Testuali parole.
Gli hai chiesto di venire a casa tua in piena notte anche se sapevi che, con quello che avevi bevuto, col batacchio potevi farci una sciarpina.
E lui ha detto che aveva un amico tedesco a dormire.
Ti sei offerto di portare fuori con lui il suo amico tedesco.
E lui alla fine dice sì.
Anzi, ti dice di più: facciamo serata insieme al Glitter con i suoi amici.
Tombola. È fatta. Alla faccia di chi dice che fai male a sognare Shanghai dopo due limoni e quattro moine.
Per sicurezza costringi il Dottorino e la Stylist a cambiare i programmi e a venire con te, giusto per avere un salvagente.
Appuntamento all’una.
A mezzanotte e mezzo gli dici che stai uscendo.
Messaggio visualizzato.
Doppia spunta blu.
Nessuna risposta.
All’una gli dici che stai entrando e che sotto non prende il telefono.
Messaggio visualizzato.
Doppia spunta blu.
Nessuna risposta.
Due ore a guardare la maledetta scalinata.
E di lui manco l’ombra.
Nonostante successivi e numerosi accessi su whatsapp.
A poco serve sentirti dire che hai ragione quando gli fai notare che abbandonarti in un locale senza avvisare è di pessimo gusto, soprattutto il 3 gennaio quando sei ancora pieno di speranze per la tua vita sentimentale nel nuovo anno.
Anche perché, per quanto tu possa esserne uscito come una vera diva psicopatica, incontrarlo una settimana dopo, mentre stai facendo una spesa last minute, conciato in un modo che richiama più l’omino di gomma della Michelin che lo stallone sexy e dimagrito quale ormai sei ai tuoi imparziali occhi, può essere talmente umiliante da ringraziare di essere al telefono per lavoro e poter far finta di essere troppo impegnato per salutarlo.
Ecco da questo primo epic fail, hai finalmente capito che non puoi sognare Shanghai, due gemelli asiatici, un cane e uno stuolo di domestici, dopo un incontro a scopo ginnastica e due coccole.
Ed è per questo che nelle settimane successive ti sei concentrato di più.
E hai solo pianificato di trasferirti con il tuo nuovo fidanzato immaginario a Londra.
O in Argentina.
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