Epic Fail #3: Sentiti molto libero

Relazione che vai, usanza che trovi.
Non c’è nulla che non si possa fare, basta che si sia entrambi d’accordo: è questo il bello, no?
Basta discutere le regole e poi giocare. Come se fosse Risiko.

Provate un brivido di piacere accoppiandovi nelle celle frigorifero delle macellerie e dei supermercati? Bene, basta non farlo in Messico, dove pare sia proibito, evviva l’amore.

Non volete escludere il vostro animale domestico di razza nemmeno dall’intimità? Se il fido quadrupede è adulto e consenziente non ci vedi una gran differenza da tanti in calore che si offrono su Grindr.

O volete mantenere le sue tradizioni da latinos colombiano e chiedere a sua madre di assistere alla prima notte in cui siete insieme? Beh, sua madre, ad un veloce check del garage, deve aver avuto parecchio tempo libero.
Ora, tu, soprattutto nelle relazioni, sei piuttosto tradizionalista.
La monogamia è la più grande perversione che ti concedi in coppia – e questo probabilmente spiega perché scrivi questo blog da 7 anni, 5 di cui passati da single.
Addirittura riesci ad avere una relazione monogama per dei mesi con qualcuno con cui non si mai stato a letto. 
Ma questa è un’altra – ovviamente triste – storia.

È per questo che quando hai conosciuto Mr Nipple hai subito messo in chiaro le tue regole.
Se da bambini dopo la terza sgrullata in bagno ci si andava a confessare dal prete, dopo il quinto appuntamento e la decima eiaculazione qualunque cosa fosse quella che avevate, questa diventa relazione.
Hai, poi, spiegato la tua versione dell’aristotelico “terzo escluso”, che spiega la tua poca accoglienza verso il prossimo e verso i bisognosi di un letto dove sostare temporaneamente.
E hai, infine, illustrato il tuo sogno erotico proibito: una calda notte di passione, ispirata a Casa Vianello.
Mr Nipple, come spesso accade quando si ha a che fare con poco più che maggiorenni, ti ha invece illustrato la sua di versione delle regole, citando la Cuccarini: liberi, liberi.
Ora va bene all’inizio, lui ti piace, tu hai voglia di un fidanzato più di quanto desideri un Crispy McBacon dopo quattro mesi di dieta ferrea, lui cambierà idea, del resto il possesso del corpo non è il possesso dell’anima – quest’ultima vaccata l’hai coniata mentre cercavi di salvare disperatamente un precedente rapporto ma è piuttosto convincente se ripetuta tre volte al giorno dopo i pasti e quando lui non risponde al telefono e su Whatsapp da ore.

Ma dopo due mesi di intensa frequentazione, evoluzioni che i partecipanti a Notti sul Ghiaccio se le sognano e momenti casalinghi a fare la maglia insieme guardando Barbara D’Urso alla tv come una coppia di novantenni lesbiche, se il concetto è ancora “Sentiti molto libero”, tu molto libero ti ci senti.

Anche perché il ruolo di Penelope che fa e disfa la calza con un’orda di froci, a meno di 700mt (e a meno di 2 minuti a piedi come ormai ti segnala Grindr) proprio non fa per te.
Non credi sia giusto privare il vicinato del piacere di frugali incontri notturni quando il più sano dei due ha gli occhi che ballano la lambada e lo stomaco che fa l’hula-hop. Soprattutto se l’invito a “sentirti molto libero” viene proprio dalla persona che frequenti.
Fu così che, dopo due mesi di integerrimo comportamento o quasi, una notte, finalmente, hai riposto gli occhiali da Sandra Mondaini nel cassetto delle meraviglie e hai inforcato un boa di struzzo degno della migliore Selen di altri tempi. 
E ti sei sentito “molto libero”.
Quando Mr Nipple l’ha saputo – perché, postilla che hai omesso finora, Mr Nipple voleva anche sapere – apriti o cielo.

Tu, svergognata ammaccabanane di periferia.
Tu, sporca sessivendola e strappafiletti.
Tu, ingorda campionessa di salto sull’asta.

Roba che non te ne aveva dette tante nemmeno il tipo con cui uscivi e di cui ti sei limonato il migliore amico, al terzo appuntamento, sotto i suoi occhi.

Inutile dire che la frequentazione è naufragata circa 12 secondi e mezzo dopo la fine degli insulti – che sono durati quasi quanto la relazione stessa.

Insomma, il punto è che le relazioni sono come dei giochi e, come ogni gioco che si rispetti, bisogna rispettare le regole.
Non puoi giocare a mamma e figlia se sei maschio, te lo ripeteva sempre Utero di Riserva P quando ti escludeva dai giochi tra amiche – però puoi guardare, visto che non giochi a calcio e sei solo, aggiungeva (scorci da Libro Cuore).
Non puoi provare a cucinare una Barbie nel Dolce Forno, come pensò bene di fare tuo fratello con la tua adorata Barbie Luci di Stelle, perché non uscirà una torta di Barbie Pan di Stelle ma una fetta di Forno con spalmata Barbie, la colazione del campione.
E non puoi urlare “scopa”, mentre fai un solitario, a meno che tu non stia su Cam4 con un live in corso.

Ma siccome il mondo pare essere fatto per i fedifraghi monogami e per i monogami sportivi e tu sei sistematicamente quello che ci resta con un’aria ebete e spaesata da Charlotte Canigia – chiunque essa sia – dopo essere stata eliminata all’Isola dei Famosi, a te non resta che cercare di capire come si possa giocare a Twist con le regole di Tabù.
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