Al primo tepore di questa primavera, quest’anno invece dei boccioli di rosa e degli ormoni pare che si siano risvegliati i sentimenti.
Perché, tranne te, pare che tutti – in special modo le vittime dei tuoi amori immaginari – si siano fidanzati.
E per di più con dei tipi improbabili.
E tutti nello stesso weekend.
Per il primo, lo shock è stato enorme.
Quasi facevi cadere il vodka lemon per lo stupore.
Lui, bello, biondo, alto, giovane, gli stai dietro da una vita ma il suo sfiancate lavoro da commessa, non gli permetteva di trovare 10 maledetti minuti in cui prendere un caffè con te. Roba che manco mettendo insieme tutte le sfighe di Sabrina Ferilli, Nancy Brilli e Anna Valle nel 1996 si è mai vista una commessa tanto incasinata.
Peccato che, invece di sentirsi onorato per una proposta di un caffè al posto di una copulatoria che è lo standard a cui vengono sottoposti i tuoi amori immaginari, avesse tempo per conoscere e mettersi con uno di quelli che ti vergogni profondamente di esserti fatto durante una serata.
Come ti vergogni di aver mangiato da McDonald’s mercoledì scorso, di aver ballato con una croce rosa fucsia addosso e di aver portato per due anni degli occhiali fake di Tom Ford spacciandoli per veri.
C’è poi il Bellissimo di Grindr, di cui al post precedente.
Due sessioni di pessimo moto eiaculatorio in tre anni, ottima conversazione e una somiglianza con il co-protagonista di una delle tue serie da disturbo ossessivo compulsivo dell’ultimo periodo.
Eri già pronto per impalmarlo, tenendo conto che l’ultima volta che hai frequentato uno con cui hai fatto del pessimo moto eiaculatorio, è durata due anni – sia la relazione che la qualità del moto – erano delle solide certezze, per dirla con Roberto Carlino, su cui costruire una relazione.
Sembrava tutto perfetto, salvo che lui ti ha scritto di recente, alla tua trecento-trentaquattresima offerta di aperitivo, che sta “tipofrequentando uno”.
Il che tradotto vuol dire che è giustificato a stare fisso su Grindr ma lo è altresì a rifiutare i tuoi cortesi inviti pieni di amore e miele, senza che questo giustifichi te a coprirlo di insulti.
Poi c’è quello che lavora la notte.
Uno di cui sei talmente innamorato da provarci non una ma ben due volte con il suo sosia, che si è confessato poi etero, quando ormai era già troppo tardi: quando si dice avere ben a fuoco la persona che si desidera.
Anche lui ha passato il weekend a postare foto di baci e faccine coi cuori, con un tipo che ricorda più l’orso Yoghi che un manzo da combattimento.
Ma ora, non che tu voglia menare sfiga a queste persone e alla loro felicità sentimentale – anche se ovviamente non la meritano per niente, soprattutto con dei tipi tanto più orrendi di te.
Però ci sono tre punti da tenere presenti quando ci si fidanza a primavera.
La prima è che agosto è vicino.
E se le coppiette bidirezionali vanno insieme in Messico a fare snorkling, quelle rive gauche (ossia gay) vanno a Mykonos separate, sperando non solo di vedere il pescespada ma anche di mangiarlo voracemente. Insomma, una visione riveduta e corretta della pesca miracolosa, di biblica memoria.
Se siete certi di voler continuare la vostra relazione comunque, spendere soldi in cene/regali/amenità varie e postare foto patetiche sui social per poi farvi smentire nell’arco di tre mesi, fate pure.
La seconda ragione che dovrebbe far desistere i tuoi amori immaginari dal fidanzarsi in questo periodo è che a primavera si risvegliano gli ormoni.
E se già tutto l’anno Grindr pullula di fidanzati allegri con la testa mozzata, avete davvero qualche speranza che la monogamia a cui inutilmente sperate superi la fine di aprile?
Che poi, fate pure eh, poche cose sono piacevoli come stuzzicare pietanze deliziose dagli altrui piatti.
La terza ed ultima ragione che dovrebbe convincere gli aspiranti compagni dei tuoi amori immaginari a mollarli, lasciandoli liberi per te e per la storia che nel loro profondo davvero desiderano anche se non lo sanno, è che la primavera è sì il momento dell’uscita dal letargo sessuale (posto che realmente ce ne sia stato uno), è sì il momento dei fiori che sbocciano e dei parchi su cui fare adorabili picnic ma è anche il periodo dei pollini.
E metà della popolazione meneghina ha il naso che scola come un colibrì con la gonorrea.
Detto ciò, se nonostante tutto questo, proprio non ce la fate e volete sobbarcarvi di una relazione in questa stagione, che dire, tu nulla puoi.
Un giorno capirete l’errore che avete fatto, nel frattempo, di cuore, buona fortuna.
Finché dura.
PS per la cronaca, tu non andrai a Mykonos se non per il ponte del 2 giugno, non senti il cambio di stagione quanto ad impulsi bellici – è una primavera continua – e non soffri di allergia.
Nel caso improbabile in cui qualcuno ci ripensasse.
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